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La prima sensazionale rivelazione delle Onde Gravitazionali ha creato eccitazione in tutta la comunità scientifica di Fisici e Astrofisici. Ma qual è il suo impatto sulla ricerca di frontiera? Cosa possiamo scoprire di nuovo sull'Universo in cui viviamo? La prima serata di Pint Of Science 2018 si apre con 'Una nuova finestra sul cielo' per scoprire, con l'aiuto dei ricercatori INAF e INFN, quali strumenti di indagine abbiamo e quali nuove meravigliose possibilità ci riserva il futuro.
Onde gravitazionali e altro: nuovi modi di studiare il cielo
Maurizio Spurio
(Professore - Università di Bologna)
La rivelazione di Onde Gravitazionali dovuta alla coalescenza di due buchi neri, o di stelle di neutroni, ha non solo provocato eccitazione per la scoperta (premiata col Nobel 2017), ma soprattutto ha avuto un forte impatto sulla nostra conoscenza dell'Universo. E’ possibile capire cosa sono le onde gravitazionali, come e con che strumenti si misurano. Ma è soprattutto interessante discutere quali informazioni possiamo ricavare, in particolare quando le osservazioni sono combinate con quelle della radiazione elettromagnetica, di raggi gamma e di neutrini (astrofisica multi-messenger).
L’avvento dell'astronomia multi-messaggero
Eliana Palazzi
(Ricercatrice - INAF-OAS)
Luciano Nicastro
(Ricercatore - INAF-OAS)
Nell'agosto 2017 è stato rivelato per la prima volta il segnale gravitazionale originato dalla fusione di due stelle di neutroni. Le poche onde gravitazionali rivelate in precedenza, la prima il 14 Settembre 2015, avevano un'origine legata alla fusione di due buchi neri, oggetti molti più massicci delle stelle di neutroni. Oltre che per la massa, tra circa 5 a 30 volte quella solare per i buchi neri, circa 1.5 per le stelle di neutroni, i due tipi di eventi sono fenomenologicamente ed osservativamente diversi. Ne parleremo e discuteremo le implicazioni scientifiche di questa storica scoperta.
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