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Sguardo reciproco e relazione: dalle neuroscienze alle teorie della cognizione sociale

Evento passato - 2017
17 mag 20:00
Redrum, Via Ostiense 73
00154, Roma
Che cosa accade agli esseri umani nel momento in cui si guardano reciprocamente negli occhi senza distogliere lo sguardo? E cosa accade invece quando lo sguardo viene a mancare? In che misura lo sguardo reciproco contribuisce a stabilire un contatto relazionale? Se il corpo è la principale fonte di conoscenza degli altri, la capacità di guardarsi negli occhi riconoscendone la reciprocità gioca un ruolo fondamentale nella comprensione delle intenzioni relazionali dell’altro.

Sguardo reciproco e relazione: dalle neuroscienze alle teorie della cognizione sociale

Maria Laura Mele (ECoNA Università di Roma)
Lo sguardo è uno strumento capace di trasmettere stati emozionali anche in assenza di comunicazione verbale. Esso incrementa, infatti, lo stato di attivazione fisiologica indicativa di uno stato emozionale emergente. Gli occhi hanno una pigmentazione tale per cui essi sono percettivamente più salienti rispetto ad ogni altro stimolo visivo naturale, sono pertanto il primo elemento visivo che l’essere umano tende a cercare. Questo processo di connessione tra due individui accade in maniera immediata e del tutto inconsapevole già a partire dalle prime settimane di vita.

Maria Laura Mele

Psicologa psicoterapeuta della Gestalt, Dottore di Ricerca in psicologa cognitiva (Università Sapienza di Roma). Si occupa dello studio del comportamento umano in interazione. Attualmente, svolge attività di ricerca applicata in ambito di human-computer interaction e sviluppo di nuove tecnologie di interazione. Lavora per Cogisen, società di ingegneria applicata alle neuroscienze, e collabora con l’Università degli studi di Perugia e con ECONA, Centro Interuniversitario di Ricerca su Elaborazione Cognitiva in Sistemi Naturali e Artificiali di Roma.
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