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Stiamo assistendo a una pacifica e sotterranea infiltrazione di robot ed oggetti "intelligenti" nelle nostre vite. Con essi ci troviamo a intrattenere rapporti sociali che spesso includono la condivisione di emozioni. Ma può una macchina essere felice o triste? Perché questi robot devono almeno mostrare emozioni compatibili con il loro rapporto sociale? E come fanno a farlo? Vedremo quali sono le attuali tecnologie e le possibilità per mostrare emozioni coerenti con il ruolo di queste macchine, e le implicazioni che questo potrà avere nel prossimo futuro.
Può un robot essere felice?
Andrea Bonarini
(Politecnico di Milano)
Professore ordinario, coordinatore del Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica - Politecnico di Milano. Ha sviluppato meccanica, intelligenza ed emozioni per robot autonomi mobili di servizio, per intrattenimento, riabilitazione, didattica
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