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Le gare di robotica impegnano gli studenti in un confronto in cui viene simulata la scena di un disastro, dove le vittime da salvare sono palline di stagnola. Queste competizioni rappresentano una palestra per i progettisti, che sviluppano robot e droni in grado di intervenire in scenari quali zone terremotate o contaminate da sostanze tossiche o radiattive. Nella competizione, in cui fair play e collaborazione reciproca sono d'obbligo, gli studenti inventano soluzioni, sperimentano sensori e materiali, applicano tecnologie elettroniche e informatiche avanzate, fanno progettazione e ricerca.
Come insegniamo ai robot a salvare vite umane
Gli studenti della Specializzazione in Informatica e Robotica dell'Istituto di Istruzione Superiore “Tito Sarrocchi” di Siena presentano i frutti delle loro ricerche nel campo della robotica. Prendendo spunto dai rover con cui la NASA ha cominciato ad esplorare Marte, hanno progettato un piccolo drone terrestre, controllabile a distanza con uno smartphone, che si chiama “Shrimp”, con la caratteristica unica di essere capace di salire e scendere le scale. L'ultima fatica dei giovani ricercatori è un robot sminatore comandabile dagli artificieri con un guanto indossabile.
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